Tiziana Volpes: un nuovo social housing per le donne in difficoltà o vittime di violenza nel progetto “FuturoSicuro” di Terziario Donna Confcommercio
Una delle difficoltà maggiori per le donne, che siano vittime di violenza, è chiaramente ricostruirsi una vita, ricominciare una vita serena. Quali le difficoltà maggiori? Sicuramente il problema che più incide su un nuovo presente è l’indipendenza economica. Spesso per seguire i figli tra scuola e attività pomeridiane e le incombenze di casa, durante il matrimonio una donna rinuncia a lavorare o si vede costretta a lavori part time. Quindi chi perde un tetto dopo la separazione è costretto spesso ad arrangiarsi andando in difficoltà per l’affitto di un immobile e sostenere le spese quotidiane. Succede quindi che la prole venga collocata presso il genitore violento o disfunzionale solo perché ha una casa ed una stabilità economica maggiore rispetto alla madre. Statisticamente infatti le donne sono più svantaggiate economicamente e senza un lavoro stabile ed un immobile in locazione certa o un immobile di proprietà non offrono garanzia per il collocamento della prole in caso di separazione. Queste e tante altre problematiche saranno affrontate mercoledì 25 ottobre presso la sede di Confcommercio nel corso della presentazione del progetto “FuturoSicuro” proposto dal gruppo di imprenditrici romane Confcommercio Terziario Donna Roma, presieduto da Simona Petrozzi, che è anche vicepresidente nazionale.
Incontriamo l’avvocato nonchè immobiliarista Tiziana Volpes, vicepresidente dell’associazione romana, che ha contribuito alla stesura del progetto, occupandosi delle proposte nel proprio ambito di esperienza lavorativa nell’ immobiliare.
Avv. Volpes, come mai ha deciso di intervenire in prima persona nell’affrontare il problema della violenza sulle donne?
“Ho una esperienza trentennale nell’immobiliare, che mi ha permesso di capire quali risorse siano necessarie per risolvere problemi inerenti alla mia attività e sono convinta che migliorare la vita delle persone contribuisca a rendere migliore la società attuale”.
Come è stato l’ approccio a questo tema?
“Con le altre colleghe imprenditrici di Confcommercio Terziario Donna abbiamo analizzato le cause scatenanti della violenza di genere per poter arrivare poi a capire il modo migliore per intervenire ed aiutare le donne vittime che si ritrovano in difficoltà economica. Un tempo dopo la separazione la casa comiugale veniva assegnata alla donna, ora la legislazione non è più così scontata, anzi. E’ così che una donna che non è indipendente economicamente si vede costretta a subire il conflitto tra le mura domestiche senza poter chiedere aiuto alle istituzioni. Uno strumento come il social housing nasce nel 2008 ma è stato poco utilizzato, per affidare gli immobili a chi ha un reddito molto basso o per consentirne l’acquisto a chi ne avesse la possibilità per un determinato periodo di tempo.
Sarebbe bello se uno strumento del genere potesse essere messo a disposizione anche di donne con bambini a carico anche se il reddito supera l’importo minimo consentito o affidare almeno una precedenza nella locazione stessa. Le istituzioni dispongono di immobili in disuso che potrebbero avere una destinazione idonea anche per le donne vittime di violenza”
All’estero esiste un sistema simile?
“All’estero sicuramente esiste un sistema di social housing per anziani autosufficienti (senior housing) per aiutarsi tra loro con il supporto della figura di una badante di condominio. Un’evoluzione di questo sistema potrebbe sicuramente interessare le donne vittime di violenza con il supporto anche di associazioni di volontariato. Stiamo lavorando anche con i vari enti che potrebbero offrire alloggi a canone minimo o gratuito e fondi di garanzia per acquisto immobili da parte di donne in difficoltà.
Perchè ritiene che le istituzioni possano aderire al vostro progetto?
“Le nostre sono proposte concrete, realizzabili e cercheremo di intervenire presso le istituzioni perchè recepiscano la necessità di un intervento concreto a favore delle donne, spesso vittime di un sistema che non le permette di guardare al futuro con un occhio di speranza”
Appuntamento quindi mercoledì 25 ottobre alle ore 9.30 presso la sede di Confcommercio Roma alla Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Piazza di Pietra per ascoltare la proposta rivoluzionaria delle donne imprenditrici di Confcommercio Terziario Donna Roma.